Le aree protette
La crescente e persistente avanzata di un progresso disordinato che sta sconvolgendo il nostro mondo moderno, trasformando il territorio e il paesaggio in modo irreversibile, ci ha resi incapaci a considerare l’ambiente naturale come un patrimonio collettivo delicato e fragile, da tutelare e da gestire con equilibrio e moderazione, al fine di poter assicurare alle prossime generazioni la continuità di questo bene prezioso e non rinnovabile.
Il territorio protetto in Piemonte risulta essere di oltre 200.000 ha. circa l’8% dell’intera regione.
La regione Piemonte è stata tra le prime in Italia a dotarsi di una legge quadro sulle are protette e norme per la protezione del patrimonio naturale.
Di grande interesse la normativa habitat emanata nel 1992 dall’unione Europea al fine di conservare la biodiversità sul territorio; un importante strumento normativo per la salvaguardia delle specie animali e vegetali, in quanto oltre a tutelare i singoli individui di tali specie, sancisce la contemporanea protezione degli habitat in cui le specie vivono; la preesistente forma di tutela riguardava esclusivamente gli individui e non gli ambienti in cui questi individui vivono, ne risultava il paradosso che era permesso estinguere intere popolazioni di specie vegetali acquatiche bonificando uno stagno, mentre era severamente vietato raccogliere anche una sola piantina.
Nel nostro territorio sono ancora presenti zone parzialmente incontaminate di inconsueta bellezza sia da un punto di vista ambientale che da un punto di vista paesaggistico e antropologico, purtroppo pochissime sono le aree soggette a protezione, tra queste vanno citate:
– Riserva naturale Sorgenti del Belbo
Ambiente umido di circa 420 ha. situato tra valli verdeggianti e colline boscose nei comuni di Montezemolo, Camerana e Saliceto; raro esempio di area palustre formata dalle acque drenanti il pendio collinare, frutto delle abbondanti precipitazioni, ospitante una flora rara, ricca e variegata con splendide fioriture di orchidacee.
– Parco naturale di Piana Crixia
Area calanchiva di circa 750 ha che si estende a lato del torrente Bormida di Spigno, all’interno del territorio comunale di Piana Crixia; il parco si caratterizza per l’asprezza dei rilievi nei quali l’erosione degli agenti atmosferici ha scavato imponenti calanchi. L’area si compone di rocce sedimentarie di due depositi geologici; nella parte occidentale affiorano conglomerati poligenici ed arenarie componenti la formazione di Monesiglio, a oriente emergono marne sabbiose alternate ad arenarie della formazione di Rocchetta.
– Ecomuseo dei terrazzamenti e della vite
Nato con l’intento di recuperare e tutelare alcune piccole aree di paesaggi terrazzati, nei pressi di Cortemilia quali opere monumentali frutto dell’impegno e della sapienza umana; questa forma costruttiva si è sviluppata dopo l’anno mille in concomitanza con la diffusione degli ordini monastici al fine di coltivare con maggiore razionalità le scoscese colline limitrofe al paese.
– Zona di salvaguardia dei boschi e delle rocche del Roero
Importane zona in gran parte boschiva che si estende nei comuni di Bra, Sanfrè, Sommariva del Bosco, Baldissero, Sommariva Perno e Pocapaglia; istituita dalla regione Piemonte con la legge n. 27/2003, essa fra l’altro si prefigge di: “tutelare e valorizzare le risorse naturali, ambientali, paesaggistiche e storico-culturali del territorio, la conservazione degli habitat naturali nonché della flora e della fauna selvatica…”
– Biotopo di interesse comunitario
Vasta area collinare con profonde incisioni calanchive scarsamente antropizzata ricca di ampie zone boschive di particolare interesse ambientale e biologico, situata nei territori di Pocapaglia, Sommariva Perno e Baldissero, istituita con la legge regionale n. 47/1995.
– Riserva naturale del Tanaro
Progetto di valorizzazione della fascia fluviale del fiume Tanaro, da Cherasco a Castagnole Lanze, di 3.500 ettari che si propone di salvaguardare gli aspetti ecologici e idrogeologici e promuovere quelli culturali e sociali: nella parte a valle tutelare le zone ancora moderatamente integre di pregevole interesse ornitologico, e nella parte a monte avviare la realizzazione di ambienti rinaturalizzati sostenendo lo sviluppo di attività sociali con eventuali connessioni turistiche. Riserva istituita con la legge regionale n° 45-8770.
– Biotopo delle “Peschiere e laghi di Pralormo”
Posizionato in parte nel territorio di Ceresole d’Alba, sottopone a tutela alcuni stagni e laghetti di alto valore ecologico, in dette aree sono presenti diverse specie vegetali acquatiche alquanto rare, non presenti in altro luogo della regione Piemonte.
– Oasi di San Nicolao
Sita nel comune di Canale, al confine con Montà e Cisterna, interessante area boschiva umida, posta tra i dirupi delle rocche.
