





La presenza stabile o transitoria degli uccelli nel nostro territorio è ancora relativamente consistente, annovera un numero elevato di specie, oltre 200, anche se numerose specie sia stanziali che migratrici si sono allontanate dalle aree di pianura intensamente coltivate e si sono rifugiate nelle zone meno degradate, nei boschi o lungo i fiumi, che offrono migliori condizioni di dimora per le tendenze specifiche delle singole specie alla nidificazione ed alla alimentazione regolare dei neonati.
Passando in rassegna le specie più frequenti nel nostro territorio, potremo osservare nelle zone umide e lacustri, lungo i corsi d’acqua e tra i canneti, l’airone cenerino, l’airone rosso, il cavaliere d’Italia, la nitticora, la garzetta, il gabbiano, la sterna, la gallinella d’acqua, la folaga, il martin pescatore, il tarabusino, il tuffetto, il germano reale, l’alzavola; tra le specie rapaci, presenti più spesso nelle aree boschive, la poiana, il falco pellegrino, il biancone, il gheppio, lo sparviere, il lodolaio; tra i rapaci notturni, difficili da osservare, ma è facile udire i loro richiami sibilanti, la civetta, il barbagianni, il gufo, l’assiolo, l’allocco; tra le specie insettivore e granifere, che si incontrano negli spazi aperti, nei coltivi, nei boschi ma anche presso le abitazioni, il colombaccio, la tortora, la gazza, la ghiandaia, la rondine, il balestruccio, il rondone, lo storno, il fringuello, il pettirosso, l’usignolo, il cardellino, lo scricciolo, il passero, la ballerina, la cornacchia, il corvo, il fagiano, la quaglia; nei boschi si può osservare l’upupa, il picchio verde, il picchio rosso, il cuculo, la capinera, il merlo, il tordo.







