Langhe.
Dubbia e controversa è la genesi e il significato etimologico del nome Langhe, alcune ipotesi formulate da vari studiosi li farebbero derivare dal celtico “regione incolta e boschiva” altri dal latino lingua o dal germanico länge ad indicare la particolare conformazione di questa regione, composta da lunghi e stretti sistemi collinari.
Abitate in antichità dalle popolazioni liguri, i cui abitanti venivano chiamati Langenses, dopo dure lotte i romani presero possesso del territorio. Gli avvenimenti e i conflitti sociali e culturali che caratterizzarono ben duemila anni fa le Langhe sono esposti nella tavola di bronzo del 117 a. C. che il senato romano stilò per dirimere le controversie tra le varie popolazioni in contesa, imponendo dei confini scritti ai vari contendenti.
La tavola indicherebbe i confini delle Langhe decisamente spostati a Sud-Est rispetto all’attuale ubicazione; essi includevano una regione a Nord-Ovest di Genova compresa tra la val Polcevera e i territori posti tra Tortona e Serravalle Scrivia.
Ancora oggi sono in discussione i limiti geografici e territoriali delle Langhe, alcuni studiosi riterrebbero in base a considerazioni geologiche estendere i confini meridionali fino ai terreni preterziari della regione Liguria in prossimità del percorso delimitato dal torrente Erro.
Il territorio delle Langhe iniziò ad originarsi circa trenta milioni di anni fa nel periodo geologico terziario, dalla sedimentazione marina dell’antico “golfo padano”. L’area è articolata in tre sistemi collinari e longitudinali, orientati in direzione Sud-Ovest, Nord-Est, profondamente incisi dall’azione erosiva prodotta dai corsi d’acqua di Tanaro, Belbo, Bormida di Millesimo e Bormida di Spigno Monferrato.
La loro azione durante i millenni ha fortemente plasmato la regione, dando origine ad un territorio dall’aspetto eterogeneo ed aspro di particolare bellezza fatto di rocche, creste, valli, dorsali frastagliate, fiumi, torrenti e calanchi.
In questo lavoro verrà presa in considerazione l’area delimitata a Nord-Ovest dal corso del fiume Tanaro tra Ceva e Castagnole Lanze, ad Est dal corso del Bormida di Spigno tra Pallare-Carcare e Bistagno, a Sud il contatto con i terreni preterziari lungo la direttrice Ceva-Castelnuovo di Ceva e Altare, a Nord-Est la direttrice tra Castagnole Lanze-S. Stefano Belbo e Bistagno.
L’area compresa in questo perimetro è posizionata nel settore est della provincia di Cuneo, ha una superficie abbastanza vasta di oltre 1300 km² e uno sviluppo altimetrico ragguardevole, raggiunge la sua massima altezza a Mombarcaro 896 m. e la sua minima a Castagnole Lanze nei pressi del Tanaro 150 m. Il territorio è incluso in quattro province e giurisdizionalmente diviso in 104 comuni. Vi aderiscono 75 comuni in provincia di Cuneo, 13 in provincia di Asti, 4 in provincia di Alessandria e 12 in provincia di Savona.
Questo lavoro fa spesso riferimento a zone con caratteristiche climatiche e vegetazionali in parte omogenee. Sono elencati in seguito i comuni di appartenenza a dette aree (le divisioni hanno un valore puramente indicativo).
Basse Langhe; Langhe occidentali; Langhe orientali; alte Langhe; Langhe meridionali.
Basse Langhe
Alba, Barbaresco, Barolo, Camo, Castiglione Falletto, Castiglione Tinella, Diano, Grinzane Cavour, La Morra, Neive, Neviglie, Novello, Roddi, Treiso, Trezzo Tinella, Verduno.
Langhe occidentali
Bastia Mondovi’, Ceva, Castellino Tanaro, Castelnuovo di Ceva, Cigliè, Clavesana, Dogliani, Farigliano, Igliano, Lesegno, Marsaglia, Monchiero, Niella Tanaro, Roascio, Rocca Cigliè.
Langhe orientali
Bistagno, Bubbio, Cassinasco, Castagnole delle Lanze, Cessole, Loazzolo, Mombaldone, Monastero Bormida, Olmo gentile, Perletto, Roccaverano, Serole, Sessame, S. Giorgio Scarampi, S. Stefano Belbo, Vesime.
Alte Langhe
Albaretto della Torre, Arguello, Bergolo, Borgomale, Bosia, Bossolasco, Castelletto Uzzone, Castino, Cerretto Langhe, Cissone, Cortemilia, Cossano Belbo, Cravanzana, Feisoglio, Gorzegno, Gottasecca, Levice, Mango, Monesiglio, Monforte, Montelupo Albese, Mombarcaro, Murazzano, Niella Belbo, Paroldo, Pezzolo valle Uzzone, Prunetto, Rocchetta Belbo, Roddino, Rodello, Sale Langhe, Sale San Giovanni, San Benedetto Belbo, Serravalle Langhe, Somano, Torre Bormida, Torresina.
Langhe meridionali
Biestro, Cairo Montenotte, Carcare, Cengio, Cosseria, Dego, Denice, Merana, Millesimo, Montezemolo, Pallare, Perlo, Piana Crixia, Plodio, Ponti, Priero, Roccavignale, Spigno Monferrato.


Roero.
Il Roero è un territorio dal profilo ondulato e singolare fatto di colline aspre e selvagge, di rocche, di bricchi, di castelli, di torri, di borghi fortificati, di fitte dorsali boscose, che si intersecano in un mosaico paesaggistico in parte ancora integro, suggestivo e magico dalla multiforme e particolare bellezza.

Da un punto di vista morfologico la regione appare divisa in due fasce dalle caratteristiche estremamente diverse, situate ai lati opposti di una spaccatura mediana che la attraversa da Sud-Ovest a Nord-Est, le rocche, spaccati naturali profondamente incisi da imponenti fenomeni erosivi che furono generati dalla deviazione verso sud del fiume Tanaro avvenuta circa 80˙000 anni fa, determinando sconvolgimenti sulla morfologia dei terreni sabbiosi e instabili del Roero.
La fascia Sud-Est caratterizzata da rilievi collinari accidentati di media altezza è composta da depositi sedimentari terziari pliocenici di origine marina; la fascia Nord-Ovest costituita da un vasto altopiano ondulato, degradante verso la pianura torinese, formato prevalentemente da depositi quaternari di deposizione fluviale o eolica di origine continentale.
La regione roerina è comunemente intesa come l’estremità Nord-orientale della provincia di Cuneo, un limitato territorio con connotati socio culturali omogenei, pur nelle diverse particolarità morfologiche e ambientali.
Nella mia ricerca ho preso in esame l’area composta da 24+1 comuni che si estende per circa 400 km², delimitata a Sud dal corso del Tanaro tra Pollenzo e Govone, a Ovest dai confini giurisdizionali dei comuni di Bra, Sanfrè, Sommariva Bosco, a Nord dal confine con la provincia di Torino e ad Est dal confine con la provincia di Asti, con l’accorpamento del comune di Cisterna, che possiede caratteristiche socio-culturali del tutto assimilabili alla cultura del Roero.
I 24 comuni più una parte di Alba che compongono la regione sono: Baldissero d’Alba, Bra, Castagnito, Castellinaldo, Ceresole d’Alba, Cisterna d’Asti, Corneliano d’Alba, Govone, Guarene, Magliano Alfieri, Montà, Montaldo Roero, Monteu Roero, Monticello, Piobesi d’Alba, Pocapaglia, Priocca, Sanfrè, Santa Vittoria d’Alba, Santo Stefano Roero, Sommariva Bosco, Sommariva Perno, Vezza d’Alba.

Carta geografica Langhe e Roero.
